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Conservatoria dei Registri Immobiliari: cos’è e a cosa serve

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           CONSERVATORIA

Conservatoria dei Registri Immobiliari: cos’è e a cosa serve

La Conservatoria dei Registri Immobiliari, o Ufficio di Pubblicità Immobiliare, è il luogo in cui sono conservati tutti gli atti e le scritture relativi ai beni immobiliari presenti in un determinato territorio. Se si vuole conoscere il nome del proprietario di un immobile o di un terreno o si vuole verificare la presenza di eventuali gravami su una costruzione, il posto in cui recarsi per trovare le informazioni di cui abbiamo bisogno è proprio l’ufficio della Conservatoria della Regione in cui si trova il bene oggetto della nostra ricerca.

In tutte le Regioni è presente una Conservatoria dei Registri Immobiliari e dipende direttamente all’Agenzia delle Entrate che ha il compito di gestire i pubblici registri immobiliari, ovvero i registri in cui sono registrati gli atti afferenti ad un determinato bene immobile. Si tratta di registri pubblici nel senso che chiunque abbia interesse – facendone apposita richiesta – può richiedere di conoscere le informazioni relative ad una costruzione, un terreno, essendo tali informazioni pubbliche.

A differenza di quanto avviene per il Catasto, la Conservatoria ha funzione probatoria, il che significa che gli atti e i documenti rilasciati forniscono la prova certa della titolarità di un dato immobile.

La funzione della Conservatoria dei Registri Immobiliari

  1. Registrare i cambiamenti di stato, anche detti “formalità”, e preservare le informazioni relative ai beni immobili presenti nel territorio di competenza.
  2. Dare pubblica evidenza di tali informazioni e garantirne la libera consultazione attraverso la produzione di visure e/o ispezioni di conservatoria.

Oltre a, preservare e conservare le notizie relative al patrimonio immobiliare di un territorio, la Conservatoria è anche il luogo in cui ci si reca quando si ha necessità di registrare un cambiamento nello stato di un dato immobile.

Qualsiasi atto o scrittura che modifichi lo stato di un immobile (ipoteca, privilegi, cambio di proprietà, etc) per legge deve essere trascritto nei pubblici registri immobiliari ed essere a disposizione di chiunque abbia necessità di consultarlo.

La mancata trascrizione di un atto comporta l’impossibilità di vendere o comprare un determinato immobile. Condizione imprescindibile per la regolarità di una compravendita, infatti, è l‘esatta corrispondenza tra lo stato reale dell’immobile e quanto certificato dagli atti registrati in Conservatoria dei Registri Immobiliari. 

Quando si ha la necessità di conoscere le formalità relative ad un determinato immobile è necessario richiedere la visura di conservatoria dei registri immobiliari. 

Tali registrazioni sono dette formalità e possono essere di tre tipi:

  1. Trascrizioni:
  2. Iscrizioni;
  3. Annotazioni.

Con il termine trascrizioni si indica quella determinata tipologia di formalità relativa al passaggio di proprietà di un bene. Sono trascrizioni le compravendite, le donazioni, i pignoramenti o le successioni. 

Le iscrizioni, invece, annotano la costituzione di ipoteche, mutui, pignoramenti, ovvero di tutti quei casi in cui il bene in oggetto viene posto come garanzia.

Le annotazioni, o domande di annotazione, infine sono formalità con cui si va a modificare lo stato di trascrizioni o iscrizioni precedenti, ad esempio la cancellazione di un’ipoteca.

Come già accennato, la Conservatoria ha facoltà di rilasciare su richiesta tutta una serie di atti ufficiali dotati di valore probatorio. Tra gli accertamenti che possono essere richiesti presso gli uffici della Conservatoria ci sono:

  • Visura di conservatoria dei registri immobiliari. Nello specifico si tratta di un documento recante l’elenco delle trascrizioni, o formalità, relative ad un determinato immobile, come ad esempio: pignoramenti, ipoteche, passaggi di proprietà, mutui, iscrizioni, etc. Con questo tipo di ricerca si può risalire con certezza alla persona fisica o giuridica che detiene la proprietà di un immobile (trascrizione a favore) o di individuare la presenza di eventuali gravami come ipoteche legali o giudiziali, citazioni, etc. (visure pregiudizievoli).
  • Elenco formalità, ovvero l’elenco completo di tutte le trascrizioni, iscrizioni e annotazioni di un determinato immobile. Solitamente, infatti, una visura di conservatoria contiene fino ad un massimo di 30 formalità.